Post

Scuola di Francoforte

  Fondato da un gruppo di intellettuali marxisti grazie alla generosa donazione di Felix Weil (figlio di un ricco commerciante), l’Istituto per la ricerca sociale venne affiliato all’univ. di Francoforte e riconosciuto dal ministero dell’Istruzione. Nei primi anni, sotto la direzione del politologo K. Grünberg (1924-29), esso si caratterizzò per lo sviluppo di ricerche ‘positive’ sull’economia capitalistica e sulla storia del movimento operaio; ma a partire dal 1931, sotto la direzione di Horkheimer, l’Istituto assunse la fisionomia filosofica che lo avrebbe reso celebre, caratterizzata dall’intreccio tra hegelismo, marxismo e freudismo e dal tentativo di giungere, per questa via, a una ‘teoria critica’ capace di comprendere e trasformare la società. Sempre a Horkheimer si deve, nel 1932, la fondazione della  Zeitschrift für Sozialforschung  Rivista per la ricerca sociale (pubblicata sino al 1941), che sarebbe divenuta l’organo dell’Istituto e sulla quale sarebbero apparsi i saggi di m

Bergson

  La filosofia di Bergson può essere compresa e apprezzata solamente partendo dal contesto filosofico in cui si colloca: il porsi come una tra le reazioni più celebri e meglio riuscite all’imperante positivismo . Dinanzi ad una concezione della realtà rigidamente spiegabile attraverso leggi meccaniche e conoscibile solo attraverso il metodo scientifico, Bergson si domanda quale sia la specificità della filosofia e, soprattutto, che posto rivestano le scelte, i valori etici, religiosi e artistici dell’uomo.  Il filosofo rifiuta di considerali alla stregua dei fatti naturali, così come rifiuta l’idea che l’unica forma di conoscenza della realtà sia quella scientifica . Che cos’ha l’uomo di irridibile e non assimilabile al resto della natura? Che ruolo riveste la filosofia? Che tipo di conoscenza esiste oltre a quella basata sui “fatti”? Sono questi gli interrogativi a cui cercherà di rispondere il filosofo.

Weber

 1.L'etica protestante e lo spirito del capitalismo Weber si oppone a Marx per trovare un rapporto struttura sovrastruttura e ritiene che siano elementi di tipo simbolico, culturale a modificare un'economia. Quest'opera era sulla linea dove è una visione religiosa che viene a determinare l'economia. Il capitalista deve rinunciare a godere dei suoi guadagni per investire questo richiede una disciplina. Rinunciare a beneficiare della propria ricchezza per costruire il capitale. L'economia capitalistica ha come conseguenza un'etica che ha come conseguenza una religione. L'attenzione per la storia e per la società collega Marx e Weber. Weber per il suo determinismo è in contrapposizione al positivismo. 2.Scienza come professione 3.La politica come professione 4Avalutatività delle scienze sociologiche.  L'argomento principale che affronta e la metodologia delle scienze storiche e sociali. Il metodo delle scienze umane è diverso da quello delle discipline scie

Freud

 Sigmund Freud (1856-1939) studiò a Vienna e frequentò la facoltà di Scienze sotto la guida dello psicologo positivista Brücke. Si iscrisse a Medicina, laureandosi nel 1881. Nel 1885 ottenne la libera docenza ed una borsa di studio grazie a cui frequentò i corsi del famoso neurologo Charcot presso la clinica Salpêtriere a Parigi. Tornato a Vienna conobbe lo psichiatra Joseph Breuer, assieme a cui pubblicò nel 1895 gli Studi sull’isteria. Nel 1899 esce il suo primo testo fondamentale, L’interpretazione dei sogni. Del 1905 sono i Tre saggi sulla teoria della sessualità. Dal 1902 intanto aveva ottenuto la carica di professore straordinario all’Università di Vienna, di cui in seguito (nel 1920) divenne professore ordinario. Nel 1910, al Congresso di Norimberga, fu data vita alla prima Associazione Ufficiale di Psicoanalisi, con Jung eletto presidente. L’attività onirica rielabora il deposito di desideri inappagati dell’inconscio in cui confluiscono ansie, emozioni e fantasie sessuali che,

Nietzsche

 Il nichilismo è, secondo Nietzsche, il terribile senso di vuoto e di totale  assenza di un fine o di uno scopo che l'uomo sperimenta a seguito  della morte di Dio. Tuttavia riconoscere 'illusorietà delle certezze  metafisiche non significa necessariamente distruggere ogni senso ma  al contrario il filosofo afferma che la morte di Dio costituisce un  momento emancipatorio in quanto morte di una menzogna  millenaria e presupposto fondamentale per la creazione di nuovi  valori; a tale disperazione si può infatti reagire secondo vie differenti. Nietzsche diede al nichilismo un significato assai più complesso, individuando in esso la caratteristica essenziale della cultura occidentale, almeno a partire da Socrate . Incapaci di sopportare il carattere caotico e irrazionale del mondo i pensatori occidentali si sarebbero inventati, secondo Nietzsche, un altro mondo – falso e immaginario, ma consolante – dotato di stabilità, ordine e significato. Di qui sarebbero nate le dottrine metaf

Soren Kierkegaard

 Soren Kierkegaard nacque a Copenhagen, in Danimarca, nel 1815 e condusse una vita priva di eventi particolari: si allontanò raramente dalla sua città natale e, dopo la morte del padre, ereditò una cospicua somma in denaro che gli permise di dedicarsi unicamente ai suoi studi e di evitare di dover lavorare per guadagnarsi da vivere.La biografia del filosofo è, però, raffigurante Soren essenziale per poter cogliere la sua Kierkegaard - Fonte: elaborazione teorica. In primo luogo, Istock la figura del padre fu centrale nella sua formazione: verrà, infatti, da questi educato ad una rigida osservanza religiosa. Il luteranesimo a cui il genitore lo aveva introdotto, ed in particolare un marcato senso.Questo "punto zero" compiuto sotto la scelta di non scegliere non caratterizzò unicamente i suoi rapporti con la famiglia e la sua attività di scrittore (Kierkegaard decise di pubblicare gran parte dei suoi scritti con degli pseudonimi, accentuando il suo distacco da ciò che descrivev

Schopenhauer

  Studiò nelle univ. di Gottinga, Berlino e Jena; a Berlino ascoltò (1811) le lezioni di Fichte, ma non ne rimase entusiasta. Ripiegò, perciò, sullo studio di Kant e di Platone , i due pensatori che avrebbero esercitato la maggiore influenza sulla formazione del suo sistema filosofico. Per Schopenhauer invece, il fenomeno è pura illusione, apparenza, sogno, “velo di Maya” (è una potenza magica ripresa dalla tradizione orientale di cui si servono gli dei per illudere gli uomini). Il fenomeno è rappresentazione, nasconde la realtà. Ma il velo di Maya può essere squarciato per andare oltre all’apparenza e raggiungere il nocciolo metafisico, l’essenza noumenica. Il  noumeno è ciò che si mostra dopo aver squarciato il velo di Maya, è la realtà senza false illusioni. Il mondo è una mia rappresentazione significa che il mondo consiste nel suo essere percepito da un soggetto. Per Schopenhauer, infatti, il fenomeno è rappresentazione di qualcosa che è dentro la coscienza del soggetto e fuori