Scuola di Francoforte

 Fondato da un gruppo di intellettuali marxisti grazie alla generosa donazione di Felix Weil (figlio di un ricco commerciante), l’Istituto per la ricerca sociale venne affiliato all’univ. di Francoforte e riconosciuto dal ministero dell’Istruzione. Nei primi anni, sotto la direzione del politologo K. Grünberg (1924-29), esso si caratterizzò per lo sviluppo di ricerche ‘positive’ sull’economia capitalistica e sulla storia del movimento operaio; ma a partire dal 1931, sotto la direzione di Horkheimer, l’Istituto assunse la fisionomia filosofica che lo avrebbe reso celebre, caratterizzata dall’intreccio tra hegelismo, marxismo e freudismo e dal tentativo di giungere, per questa via, a una ‘teoria critica’ capace di comprendere e trasformare la società. Sempre a Horkheimer si deve, nel 1932, la fondazione della Zeitschrift für Sozialforschung Rivista per la ricerca sociale (pubblicata sino al 1941), che sarebbe divenuta l’organo dell’Istituto e sulla quale sarebbero apparsi i saggi di maggiore rilievo teorico. L’ascesa del nazismo costrinse gli esponenti dell’Istituto (tutti di origine ebraica) ad abbandonare la Germania, dapprima trasferendosi in Svizzera e quindi, a partire dal 1940, negli Stati Uniti, dove l’Istituto venne accolto dalla Columbia University di New York (prendendo il nome di International Institute for social research; la rivista prese il tit.

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