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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Schelling

  Allievo filosofico di  Fichte , dopo un iniziale fase di adesione al sistema del maestro, dal 1797 al 1799 dipinge tutta una nuova filosofia. Il principio da cui Fichte era partito era l’infinito, il “passo romantico” che destò la storia del pensiero dall’Illuminismo kantiano. E l’infinito è ciò che spiega a un tempo tanto l’Io quanto il non-Io, tanto lo spirito o, se vogliamo, l’umanità, quanto la natura. Lo sforzo di Schelling, entusiasta ammiratore di questa potente filosofia che aveva fatto i conti tanto con l’Illuminismo quanto con la modernità, è quello di  rovesciare questo gesto filosofico . Ciò che stride nelle orecchie di Schelling è il ruolo minoritario che in Fichte spettava alla natura. Che cos’era la natura nella filosofia di Fichte? Un prodotto. E, al massimo, il gran teatro delle azioni morali dell’uomo. Il prezzo da pagare per porre l’Io come centro propulsore, principio di ogni principio, è un sacrificio della natura. È recuperando l’idea di sostanza propria di Spin

Hegel

  Hegel nasce a Stoccarda nel 1770. Riceve nel ginnasio della propria cittànatale una formazione umanistica. Intraprende estese letture in campofilosofico e scientifico compiendo le prime prove di scrittura. Compie i suoistudi universitari all'università di Tubinga (la più prestigiosa universitàtedesca per quanto riguarda la teologia). A questo periodo risale il sodalizio di Hegel con i compagni di studi Hölderlin e Schelling: l'incontro e l'intenso confronto con loro, segnerà significativamente l'evoluzione del pensiero hegeliano.    Si dedica alla lettura di Rousseau, Lessing, Kant. Si reca a Berna nel 1793  dove si trattiene fino al 1796 svolgendo la professione di precettore. Dal 1797 assume di nuovo le funzioni di precettore presso una famiglia di  ricchi commercianti di Francoforte. Tra le opere prodotte nella città renana  ricordiamo "Frammento di sistema". Gli scritti giovanili sono per noi di  poca importanza, in quanto non ci dicono niente del Sistem